martedì 22 aprile 2003

"Per vivere soli bisogna essere o un animale o un dio, oppure un filosofo che é l'uno e l'altro insieme" - NIETZSCHE

Lunedì di pasquetta.
11.13: La casa vuota al mio risveglio. Accendo il cellulare. Un messaggio da mia madre mi fa sapere che sono arrivati in Toscana.
Mangio un panino e bevo due bicchieri da una bottiglia già aperta di barbera. Mi faccio la barba con il rasoio elettrico, un regalo di compleanno per i miei 18 anni che avrò usato sì e no 20 volte negli ultimi 11 anni. Adesso ho questa fisima ma la prossima settimana potrei decidere di lasciarmi crescere la barba per i prossimi undici anni. Sono fatto così, passo Da John Coltrane ai Discharge nel giro di cinque minuti.
Mi metto a fare due mixtapes. Uno s'intitola: "Still slacker on easter day" (quello che sto ascoltando ora), l'altro non ha ancora titolo.

17.03: Parco del Castello di Acqui Terme.
Eccomi qui seduto su questa panchina in pietra senza schienale, la stessa su cui posai il mio culo nell'agosto 2002 nel bel mezzo dell'inizio della fine della mia storia con Ilaria. In circa tre ore scrissi di getto quasi mezzo quaderno nell'intento di fare chiarezza nella mia testa (e nella sua) ancora speranzoso di poter recuperare con le parole una persona che già nei fatti non m'apparteneva più da tempo.
Con me ci sono due piccioni, la voce dello speaker della stazione che annuncia il ritardo di un treno proveniente da Genova e i Dinosaur Jr. che fanno Just Like Heaven dei Cure alla loro maniera. Qualche metro più in là una giovane coppietta intenta a limonare.
Arriva un gruppetto di turisti, famiglie con pargoli al seguito munite di coni gelato e coppie d'anziani muniti di macchine fotagrafiche.
Accendo una sigaretta e cambio mixtape.
Alcune canzoni hanno dieci anni ma hanno assunto un significato diverso da quello che gli avevo attribuito all'epoca...é il caso di Anodyne degli Uncle Tupelo, il pezzo che meglio di qualunque altro descrive lo stato d'animo in cui mi trovo adesso. Le canzoni migliori sono quelle a-temporali che riescono a mantenere il loro significato col passare degli anni, scrigni di parole e suoni pronti all'uso in quelle situazioni in cui la confusione si diverte a copulare con la tua testa lasciandoti soltanto frasi sparse da riordinare, come in un gigantesco puzzle in cui sai già prima ancor d'incominciare che alcuni pezzi mancheranno, quelli più importanti.
Sto dicendo cazzate, accendo un'altra sigaretta.
Il primo lato é finito.
Una signora porta a passeggio un cane.
Il vento fa svolazzare un vecchio foglio di giornale in cui si parla della scoperta della più grande sorgente di antimateria della galassia, una nube di gas piena di positroni che disintegra la materia. Me ne frega un cazzo ma mi sforzo comunque di capire quello che sto leggendo.
Suona il cellulare, é la Simo.
Mi sta chiamando da casa, lo capisco dal display.
E' la prima e l'unica telefonata che ho ricevuto oggi.
Pure lei é rimasta sola.
La invito a fare due passi.
Parte Mass Pike dei Get Up Kids.
Arriva un altro gruppetto di turisti.
Nel frattempo il sole si é abbassato lasciandomi all'ombra.
Il mixtape sta per finire e sono quasi stufo di stare seduto. Ho freddo.

"Se lei vivesse nello spazio / costrurei un aereoplano" - TEENAGE FANCLUB, Sparky's Dream
"Alcuni giorni sono diamanti / altri sono pietre" - TOM PETTY, Walls
"Da qualunque parte vai, io ti seguirò" - GIN BLOSSOMS, Follow You Down

Arriva la Simo.
Andiamo a prendere un caffé.

Sono passati nove mesi dall'ultima volta in cui sono venuto in questo parco.
Avevo 13 chili in più e stavo per aprire il mio negozio di dischi a Genova.
Si chiama Felipe Records in realtà é la torre d'avorio di Filippo Gualtieri.