sabato 15 novembre 2003

Non credo di averla mai fatta prima e non so perché la faccio ora: la mia playlist della settimana:
- Dinosaur Jr "Where You Been"
- Ex-Otago, il primo demo
- Metallica "Ride The Lighning"
- No-Fx "The War On Errorism"
- Neil Young - "Year Of The Horse"
- Led Zeppelin - "Houses Of The Holy"
- Decemberists - "Her Majesty"
- Vari - feedback to the future

+ un pezzo di Ian McNabb coi Crazy Horse (You Must Be Prepared To Dream)...era su un sampler di Uncut qualche mese fa...

martedì 11 novembre 2003

Questa la devo scrivere.
J Mascis é appena uscito da Felipe Records.
Sì, avete letto bene, NON sto delirando.
J was here.
Cristo santo...
mi tremano ancora le gambe.
Madtp é andato a prendere all'hotel e me l'ha portato in casa!
Madtp me l'aveva promesso.
Madtp ha mantenuto.
Il concerto di ieri sera mi aveva saziato ma trovarmelo in negozio...ragazzi...
cristo santo...

Vabbé, eccovi il resoconto:
La maglietta dei Discharge che ha indossato ieri durante il concerto mi ha fatto venire in mente un vecchio articolo del Melody Maker in cui lui parlava dei dischi che l'hanno influenzato...tra questi (quelli che gli hanno fatto venire voglia di suonare la batteria in un gruppo hardcore) c'erano Discharge, GBH e Eater. Conosco bene i primi due ma dei terzi, a parte Thinking In The USA (il loro singolo più famoso) non avevo mai sentito nulla. Lo metto su e comincio a fare le cosucce che faccio solitamente ogni mattina: inventario, scarico posta, spazzare, ecc. Poi, come dentro a un cazzo di sogno meraviglioso, si apre la porta e dopo Madtp, eccoti J Mascis, sì porcodio, proprio lui IL MITO SLACKER per antonomasia. BAM! Cappello di lana da sciatore e occhiali di quelli che manco Wilma Goich...uno schock...le gambe incominciano a tremarmi. Che cazzo gli dico?
Me ne viene in mente una semplice e la dico: "HI!"
Lui risponde al saluto sorridendo con la sua ormai leggendaria faccia da pesce lesso, fa due passi e guarda in alto sorpreso come fanno tutti quelli che si sorprendono ad ascoltare il disco che meno s'aspettano...si avvicina al balcone e con voce sommessa, quasi impercettibile mi dice: "questo é uno dei dischi che ho ascoltato di più in tutta la mia vita...". Lo so, J, lo so.
Poi si fa due passi per il negozio sbirciando qua e là e mi chiede cosa ne penso dei Love As Laughter.
A lui piacciono mi sembra di capire. Parla veramente con un filo di voce. Cazzo, sembra quasi uno che fa l'imitazione di J Mascis!
Decido di vedere che faccia fa e metto su i Deep Wound, il suo primo gruppo in assoluto quando era ancora un putto...HC di scuola Boston...una figata.
Dopo mezza frazione di secondo alza la testa e sorride dicendo: "questo pezzo é lento, quello dopo é molto più veloce". Gli dico che sono venuto a conoscenza dei Deep Wound attraverso un libro di Michael Hazzerard, Our Band Coul Be Your Life e gli chiedo cosa ne pensa, se l'ha letto. Lui annuisce ma aggiunge: "il libro é scritto bene ma si parla poco di musica e poi il tipo parla di gente che non ha mai conosciuto". Come a dire, un po' romanzato.
Poi si alza dalla sedia, prende in mano la raccolta dei Venom e canticchia Welcome To Hell con ghigno compiaciuto. Risate generali. Grande J...
Mi chiede se può mandare una mail dal mio computer mentre metto su i Firehose. Fa un commento sul suono del basso (Mike Watt dei Minutemen nonché con lui nei Fog) che però non riesco a captare bene.
Più che parlare biascica! Più che scazzato mi sembra bruciato!
Lo guardo bene e vedo che dal cappello da sciatore col pon pon spuntano dei capelli bianchi.
Mi viene voglia di dirgli che nel 1991, quando ritagliavo le sue fote dai giornali per attacarle sul diario, non sembrava così vecchio. Naturalmente non gli dico nulla, ma lo penso.
Con la solita flemma si collega a internet per qualche minuto e si fa le sue storie.
Poi mi ringrazia e molto lentamente se ne va per sempre salutandomi con la mano.
Con i miei sedici anni.
Grazie J.
Grazie Madtp.
In the place you said you'd meet me, i don't see you hanging around -i'm goin' home- if that's all you ever tell me, seems you don't wanna be found -and i'm goin' home- don't come over, i can't
Ower no more meetin', i been beaten got a blast of what i should be busy doing. yes, i'm lost -i'm goin' home- i want to tell you that i miss you, but i'm pissed you blew me off -i'm goin' home-
Ore meetin', i been beaten go ahead fake it, i can't shake it i breath all alone i need nothing, i can do by the pound the tension's mountin' wrapped around me feelin' tight -i'm goin' home- if
E castin' out some psycho, you'll need me. tantrum? i won't bite -i'm goin' home- on a day that's burnin' this crazed, don't tempt me 'cause i might -i'm goin' home- if it's gonna be the last ti
Ell then maybe it's alright -i'm goin' home- it's inside, but go ahead fight it i've about had it, go ahead grab it i can't take it, go ahead fake it i breath all alone for you i need and you kn
's true i breath all alone fo
R you i need nothin', i can do people tell me that you miss me and i guess i'm doin' fine
Mai dare troppi significati alle stazioni.
Semmai pensare agli eventi che m'han portato qui.
Senza alcuna meta apparente,
senza che questa realtà sia di nuovo apparente.
Partito col calore rimasto per tornare col ghiaccio addosso.
Tutto é più chiaro adesso, princess confusion.
T'ho lasciato la porta aperta
ma non c'era più niente dentro che potessi rubare.
E anche stavolta così andrà,
a finire.
Non si può essere esigenti nei confronti del prossimo
se prima non lo si é nei nostri.

J Mascis lì che parla a due metri da te davanti al Milk.
J Mascis che é esattamente come te lo immaginavi (forse non così invecchiato magari)
J Mascis con la maglietta dei Discharge.
J Mascis che se la suona come un hippie.
J Mascis che se ne fotte.
J Mascis a Genova.
Pizzicotti, please.
Una serata "eterna".