venerdì 7 dicembre 2007

Un talento che ho capito di avere a 34 anni é sicuramente la capacità di scendere a compromessi. Se non l'avessi molto probabilmente non farei questo lavoro. Intendiamoci, tutti noi dobbiamo sopportare quotidianamente l'idiozia generalizzata che ci circonda ma quando sei costretto a doverci passare insieme 9 ore su 9 quasi tutti i giorni vuol dire che hai qualcosa in più della proverbiale santa pazienza. Mi riferisco alla mia collega, una delle persone più ignoranti che io abbia mai conosciuto in vita mia. Altri attributi che ben s'attagliano alla sua descrizione sono: maleducata, arrogante, scortese, vuota (e qui mi fermo per non cadere nello scurrile). Circa tre giorni su cinque a settimana ho a che fare con questa ragazza per nove ore di seguito - pausa pranzo compresa. Una trentenne in carriera tutta lavoro, casa, chiesa, palestra, aperitivo. Livello culturale sotto terra ma non tanto per via del suo diploma di segretaria d'azienda quanto piuttosto per la sua ignavia, il suo opportunismo, la sua
falsità. Una che non fa mai nulla (neanche cambiare la carta igenica nel cesso) senza avere un minimo rendiconto personale. Una di quelle che se c'é poca carta igenica finisce per lei quanto le serve senza sostituire il rotolo finito e poi va dalla signora che sta alla reception a comunicarle che la carta é finita con quel tono del cazzo come a dire: "hai visto? la carta é finita! stiamo attenti su!". Le mani per fare le ha pure lei ma é un commerciale, non si é mai visto un commerciale che si occupa della gestione della carta da culo. Credetemi, sono testimone dell'episodio portato ad esempio.
Sul lavoro é una faina. Vende se stessa prima del ferro. Lecchina col capo, capa con quelli che crede inferiori. Una che quando passa in macchina da Pontida ti indica tutta sorridente il piazzale dove il Bossi tiene i comizi. Una che la sua massima aspirazione é sposarsi tra un anno, fare numero uno figli, comprarsi un divano da tremila euro e farsi una bella crociera in Grecia come viaggio di nozze. Una che considera stressante fare shopping al sabato pomeriggio per Lecco. Una che ogni mattina appena svegliata prima di entrare in bagno chiede alla mamma se lo scaldino elettrico é già in funzione. Una che dice sempre "tra virgolette" (esempio: "io sono di Lecco tra virgolette"). Una che ride solo alle battute dei capi. Che crede che in questo semestre si é venduto poco perché al governo c'é Prodi. Che quando muore un operaio in acciaieria sono cose che capitano. Una che ha la risata più sguaiata, forzata e artefatta della storia. Potrei continuare ancora ma svierei dal punto.
Il punto é che sono convinto che esiste un'altra parte di me che fa da filtro. Ne sono sicuro. Un altro Filippo che fa da mediatore e da pacere quando Filippo incomincia a diventare paonazzo e gli viene la tipica faccia da guerra alla Full Metal Jacket. Spesso Filippo vorrebbe svitare il cranio della suddetta e defecarci dentro ma l'altro Filippo fa il democristo della situa e gli dice: "ma cosa fai...lascia perdere...non ne vale la pena".
Non si smette mai di conoscersi...é proprio vero.

La cosa divertente é che io ho appena scritto tutte queste cose con lei presente davanti a me a mezzo metro!

lunedì 3 dicembre 2007


Accorrete numerosi.