giovedì 20 dicembre 2007

Il Corriere Della Sera - che giornale di merda.
Prima pagina.
Cultura: Jonathan Frazen: "Perché detesto Roth" (chissenefrega?)Pubblicità: Il nuovo libro di Bruno Vespa "L'amore e il potere - da Rachele a Veronica, un secolo di storia italiana" (A proposito sta per uscire anche il mio libro: "Ars politica, ars fellatio - un secolo di pompini in parlamento da Cicciolina a Margherita Boniver").
Pagina 2 e 3: Putin é l'uomo dell'anno per il Time! (cristo santo...).
E poi in basso: arrestata la trionfatrice dello zecchino d'oro 1969; é accusata di sfruttamento della prostituzione e spaccio di stupefacenti (grandioso).
Tutto questo e altro ancora mentre il sesto operaio morto nell'incendio della Thyssen (26 anni...) é un solo un piccolo trafiletto a pag. 26 dopo il flirt Bruni-Sarkozy e la pornoprof di Pordenone che vuole tornare in cattedra. Solo una settimana fa la foto del primo operaio caduto era in prima pagina poi, col passare dei giorni, gli altri cinque che lo hanno seguito sono passati gradualmente da pag 3 a pag. 26...
giornalisti di merda.
Siete la causa del collasso culturale di questo paese.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

i giornalisti non sono la causa del collasso di questo paese, sono perlopiù (tranne le dovute eccezioni) servitori del potere; del resto non è un segreto per nessuno che i giornali assecondino gli interessi di questo o quel potere economico... solo in parte assecondano quello politico (perlopiù indirettamente: ormai la politica è asservita all'economia). mettere in prima pagina i morti sul lavoro di torino è servito a creare la falsa coscienza - in tutti - che ci si occupi della sicurezza del lavoro, che si senta nel profondo - tutti quanti - lo strazio della tragedia. semplicemente si tratta di un'illusione, con buona pace dei "benpensanti".

the practical observer ha detto...

Hey John!
Giusto ieri sera stavo facendo considerazioni del genere. Leggere un giornale (o guardare un telegiornale) oggi è il modo migliore per constatare il vuoto pneumatico che ci circonda. Facce, parole ma niente di più.

Anonimo ha detto...

Io se fossi Dio,
maledirei davvero i giornalisti
e specialmente tutti,
che certamente non son brave persone
e dove cogli, cogli sempre bene.
Compagni giornalisti avete troppa sete
e non sapete approfittare delle libertà che avete,
avete ancora la libertà di pensare
ma quello non lo fate
e in cambio pretendete la libertà di scrivere,
e di fotografare immagini geniali e interessanti,
di presidenti solidali e di mamme piangenti.
E in questa Italia piena di sgomento
come siete coraggiosi, voi che vi buttate
senza tremare un momento:
cannibali, necrofili, deamicisiani e astuti,
e si direbbe proprio compiaciuti.
Voi vi buttate sul disastro umano
col gusto della lacrima in primo piano.
Sì vabbè lo ammetto
la scomparsa dei fogli e della stampa
sarebbe forse una follia,
ma io se fossi Dio,
di fronte a tanta deficienza
non avrei certo la superstizione della democrazia!