sabato 18 gennaio 2003

"Son stato proprio un babbazzo a regalarti il mio ca....sco!"
- "Babbazzo", Gli Ignoranti

Qualcosa sui Duran Duran:
Nel 1984 avevo dieci anni e mi piacevano i Duran Duran. All'epoca c'era una partitocrazia che si divideva il dominio dei posti alti della classifiche: Duran Duran, Spandau Ballet, Madonna, Michael Jackson. Io votavo per i primi e adoravo leggere sui giornalini dell'epoca (Ciao 2001, Big, Tutti Frutti, Rockstar) tutti i gossip sul loro conto.
Un giornalista del NME definì i Duran Duran come "la ridondante affermazione del totalmente ovvio" ma, secondo il modestissimo parere di chi scrive, i primi due album erano new wave danzabile di buona fattura, nulla di più nulla di meno. Coi Durans sono entrato in una fase adolescenziale da cui devo ancora uscire. Alle feste nei garage vedevo spesso gente limonare con "Save a prayer" in sottofondo (che tutto é tranne che una canzone d'amore). Avevo un amico più vecchio di me che si comprava anche bootleg, picture, remix e altre amenità. Ogni tanto mi faceva delle cassettine. Sembra anche che dal vivo spaccassero tutto. All'epoca di Arena, il loro album live (sì, quello con Wild Boys) qualcuno li accusò di fare dei ritocchi alle incisioni per coprire le cappellate. Io possiedo i picture da cui poi sono stati tratti i pezzi del disco e posso garantirvi che sono praticamente uguali, se non meglio.
I problemi dei Durans furono essenzialmente due:
1 - un rifornimento troppo esiguo d'ispirazione estintosi già al terzo album;
2 - le ragazzine urlanti con l'apparecchio ai denti.
Una volta, durante una cena, ebbi una piccola disputa con John Vignola, uno dei critici (tzé) rock (tzé) più spocchiosi di tutti i tempi che mi accusava di voler rivalutare i Duran Duran. Io volevo soltanto affermare il mio affetto per i primi due album...non mi chiamo mica Fabio Fazio, mi chiamo Simon Le Bon.

venerdì 17 gennaio 2003

Ieri sera sono uscito. Il Camarillo faceva schifo, non c'era manco il gruppo che suonava ma forse é stato meglio così. Ho bevuto un paio di grappe col Calo, due chiacchiere con Bez, Patrizia e Lele e poi a nanna. Il pezzo di strada che dal Camarillo porta a casa mia é sempre un'esperienza terrificante, non la raccomando a nessuno. I passi che rimbombano nel parcheggio della piazza della caserma, il freddo che mi pizzica la faccia e il solito senso di solitudine che m'attanaglia ogni volta che m'accorgo che la mia giornata sta per finire.

Un'altra bomba: questa primavera io e Calo ci faremo un tatuaggio sul braccio.

giovedì 16 gennaio 2003

Alcune bombe alla Maurizio Mosca:
- ICS si é laureato con 110 e lode; grande, adesso sì che potrà fottere il sistema dal suo interno!
- un sacco di gente legge questo blog;
- Scrabbling At The Lock di The Ex/Tom Cora é un capolavoro;
- stasera metto il naso fuori di casa, Camarillo of course...
- darei il culo per suonare nei Retarded
- avete mai sentito parlare di Don Felipe Balance? Grigis e Gualtieri together, terrorismo sonoro puro, gente del cazzo...
- é uscitoil nuovo 7'' di Felipe. Lato A: "Che barba, che noia". Lato B: "Che noia, che barba"

mercoledì 15 gennaio 2003

...é appena venuta a trovarmi la mia amica Simona di Acqui e (udite, udite) ha comprato l'ultimo di Thalia Zedek! é la seconda copia che vendo da quando ho aperto a settembre...l'altra l'ha presa Calo, naturalmente. Voi credete ai fili rossi che collegano le persone? Io si, anche alle categorie. Io, Calo e la Simo probabilmente rientriamo nella stessa. Tutti e tre con più o meno le stesse storie sentimentali alle spalle (e davanti)...il mondo che non ci capisce ci dovrà meritare...se leggi questo blog Simona questa é per te: spacchi.

E ora per voi un sampler della corrispndenza Felipe/Ics!
FELIPE: Ou, come va?
ICS: Bene...sono in un periodo nazi-isolazionista ma va bene.

Questa é per te, ICS: spacchi.

now playing: Live in Tokyo, Bill Evans
Non ho di nuovo chiuso occhio stanotte. La schiena mi fa meno male ma rompe sempre un po' le balle.
Fisicamente sto pagando l'aver perso quasi dieci chili in tre mesi. Una volta ero una gran forchetta, adesso riesco a mala pena a finire primo e secondo. Non me la sto passando bene, come avrete capito. Ma attenzione, non mi sto piangendo addosso. Il mio negozio e la gente che c'é dentro mi sta salvando il culo. Il problema é Acqui Terme, il ricollegare tutto alla ex.
Acqui é troppo piccola e non c'é un solo posto che non abbia visto o vissuto con lei. Mi domando se ce la farò a dimenticarmi di lei. Una cosa però l'ho capita: più mi sforzo e peggio é. Alcuni, i più ottimisti mi dicono che dovrei fregarmene, altri invece mi dicono che sarò segnato da 'sta cosa per sempre. Non so ancora bene cosa e come fare. Ormai ho ascoltato i consigli di tutti ma mi sa che la strada la dovrò trovare da solo, come ho sempre fatto, del resto. Vorrei tornare a mangiare con gusto, a ridere forte per delle stronzate e ad ascoltare certi dischi senza piangere. Ci provo ma a volte mi viene voglia di mandare tutto a fare in culo...é questo slancio negativo che mi fa paura. Sono sempre stato un ottimista di carattere, ma questa batosta la sto patendo sul serio.
You Tore Me Down
(THE FLAMIN GROOVIES)

Everybody knows
That you've been untrue
You've gone and broke my heart
And made me blue
You turned my head around
And then you tore me down
If I had a choice
I'd not be sad
'Cause when I hear your voice
It makes me glad
But baby's not around
Heard she's leaving town

Baby, baby
Don't run away
I want you to stay
I'm sorry, so sorry
I made you blue
Now you should be sorry too
You should be sorry too

Now I'm so alone
You're far away
I sit here at home
No words to say
To anyone around
Because you tore me down
You tore me down

martedì 14 gennaio 2003

Stamane ho ricevuto la visita di una vecchia amica acquese, Francesca. Mi ha fatto molto piacere. Come mi fa sempre piacere ogni volta che un compaesano viene a salutarmi.

La schiena va un po' meglio, la vita di conseguenza pure. Sono queste giornate di sole a darmi la carica. La superba é di nuovo Superba. Il clima é migliorato. Speriamo non peggiori più. Spero anche che i fasci non vengano più a rompermi i coglioni.

Cosa penso delle donne? Che siano "la più bassa forma di vita che ci sia nel globo, non sono neanche dei fottuti esseri umani, sono dei pezzi informi di materia organica anfibia comunemente detta merda".
Chi ha colto la citazione? I più colti di voi, naturalmente.

Now playing: "I say a little prayer", BURT BACHARACH

lunedì 13 gennaio 2003

In caduta libera verticale
vediamo chi mi fermerà
e se non c'é nessuno
qualcuno poi comunque mi raccoglierà.
Non te di certo,
che m'hai spinto
proprio mentre cercavo d'aggrapparmi.

Fuori l'aria é fredda e tu ci stai bene
perché sei un fiore di ghiaccio
che si scioglierà al primo sole caldo di marzo.

Ora hai trovato il tuo nuovo giardino
ma non sarà sempre primavera
e il tuo nuovo giardiniere prima o poi userà i diserbanti
e i tuoi fiori rimpiangeranno il vecchio giardino
in cui sono cresciuti.
Non ho più postato per qualche giorno...non ne ho avuto la voglia e ieri sono stato malissimo.
La schiena di merda mi faceva male ed é stato grazie alle punture che stamattina sono salito sul treno. Era da un pezzo che la mia ernia non mi faceva più girare i coglioni.
Stamattina appena arrivato in negozio ho constatato con gioia che qualche fascista della domenica é passato ieri (che appunto era domenica) a tapezzarmi serranda e insegna di adesivi del tipo "iscriviti a forza nuova". Con un po' di olio di gomito li ho tolti tutti ma ho perso una bella ventina di minuti della mia vita utili per fare altro. Comunque spero che la prossima volta non usino il pennarello o lo spray! Bastardi, comunque.

Sabato sera ho fatto un serata di gran revival con un mio vecchio compagno di scuola del Liceo.
Tato, so che sei uno dei pochi sfegà che ogni tanto legge questo blog. Ti ringrazioe per la serata di sabato. Quando hai detto: "alla fine io sono lo stesso cazzone di dieci anni fà" mi hai commosso anche perché mi ci sono ritrovato anch'io in quella frase. Tato, noi spaccavamo già nel 1989 e spacchiamo pure ora, fidati.

Che bel revival abbiamo fatto...le partite al Borsalino, quelle giocate sulla brina i sabati pomeriggi di gennaio...Pablito Forneris che mi ribattezza "Il Campione del Merda" perché quel pomeriggioo non ne azzeccavo una...io che sprono la squadra con un perentorio "Ogni uomo il suo uomo, porco D*o"...le ammucchiate nell'intervallo con la bidella che ci becca e qualcuno le dice "Vuole approfittarne anche lei?"...la psichedelissima "Piove Merda" di Paolino Mensi...Davide Garavelli che si misura il cazzo in aula con un righello (quello di Binguzzo)...il club degli 8 in condotta nell'ultimo banco nel secondo semestre della prima superiore...la mia interrogazione di spagnolo con bigliettini nel libro...la Di Vicenzo mi pizzica e io che le rispondo "Non voglio legittimare, ma ci ho provato"...il mighelone che sputa a Isgrò per terra dolorante usando la mano come catapulta!...Rambo Koeman!...le cicche che ci siamo sputati addosso in piazzetta della lega...quella volta che é venuto a prenderci Mimmuzzo con la macchina da rapina e i Gipsy Kings a palla nell'autoradio...Diego Bacino che canta il classico di Zucchero "Ho bisogno d'amore porco dio perché se no sto male!"...la lavagna che si muove, io dico: "magia!" e la Fasciolo mi chiede gentilmente di accomodarmi fuori...la Merlo che sviene durante l'ora d'inglese...le caramelle sputate per terra perché così faceva più bestia...la bici del No Future...il nostro classico hard-core "Cristo-Madonna"...la Juve di Maifredi in crisi con i grigi...la Fasciolo (sempre lei) che spiega le equazioni "spuria", io canticchio "spuria cavallo del west!" e lei che nuovamente mi chiede di andare fuori...Paolino che tira un pugno alla lavagna e ci fa un buco dentro...